E-COMMERCE

Da quando il web è diventato anche portabile, cioè accessibile tramite strumenti mobili, gli italiani hanno iniziato ad utilizzare la rete al pari delle popolazioni dei paesi con maggiore penetrazione e cultura informatica (Scandinavia, Inghilterra, USA, Germania, Francia).

I social hanno fatto da volano a questo cambiamento, confermando un dato già consolidato riguardo al nostro tessuto sociale in termini di abitudini spendibili a fini commerciali: il 97% della popolazione italiana è titolare di abbonamenti di telefonia mobile, il cui dato raffinato sale alla percentuale del 158% quando si va a stimare il numro degli abbonamenti pro-capite. Questo vuol dire che un italiano su due possiede almeno 2 SIM, un dato superiore ad ogni altro paese (il dato medio per l'area UE si ferma al 139%).

In termini di comunicazione pubblicitaria efficace e di sviluppo dell'e-commerce, bisogna osservare i dati relativi alla telefonia in stretta correlazione con quelli relativi al web, visto che l'accesso ad internet cresce in maniera esponenziale assieme alla diffusione di massa dei supporti mobili e portabili. Ciò ha una valenza speciale in riferimento al sistema Italia.

Gli italiani infatti, pur non possedendo sempre una formazione completa in termini di conoscenze tecniche ed informatiche, sono estremamente aperti all'utilizzo di strumenti comunicativi e sociali.

Ciò vuol dire che gli italiani prediligono l'utilizzo di internet quando è veicolato da strumenti di comunicazione versatili e trasportabili.

In Italia ammonta a 22 milioni il numero di utenti internet da mobile e la nostra nazione è tra le prime in UE per quanto riguarda l'utilizzo di smartphone e tablet. Ciò nonostante, solo il 39% delle aziende italiane ha investito per realizzare un sito web compatibile con iterfaccia mobile e tablet, cifra quasi pari (34%) a quella delle aziende italiane che non utilizzano ancora alcuno strumento di mobile marketing.

La diffusione di smartphone in Italia ha seguito un passo estremamente veloce ed oggi il 41% della popolazione nazionale ne possiede uno. Di questi, il 32% usa il telefono per accedere ai social network e addirittura il 92% lo utilizza per cercare informazioni su locali, negozi, prodotti, eventi, notizie). Affinando quest'ultimo dato, arriviamo a stime ancor più interessanti: l'84% degli utenti, usa il telefono per cercare informazioni relative a prodotti da acquistare (nell'ordine libri, vestiti, strumenti di informatica, biglietti per viaggi, prenotazioni alberghi, musica, telefonia, cosmetici, elettrodomestici) ed almeno il 30% dichiara di aver effettuato un acquisto tramite cellulare.

Tutto questo ci dice in maniera trasparente che l'e-commerce ad oggi è una realtà, il che comporta per  le aziende una opportunità enorme, a patto che si dotino di un sito internet aggiornato ed ottimizzato per l'accesso da supporti mobili. I dati complessivi relativi all'e-commerce possiedono un peso ancor maggiore, visto che le transazioni da mobile corrispondono per ora soltanto al 10% delle transazioni online (a l'innesto di smartphone e tablet ha impresso una spinta notevole al fenomeno, con ripercussioni che vedremo soprattutto a medio e lungo termine). In Italia, l'e-commerce riguarda 14 milioni di utenti, pari al 47% degli utenti del web. Di questi,  circa un quarto (24%) sono heavy shoppers, ovvero compratori abituali (che effettuano almeno 5 acquisti online in un trimestre).

La soddisfazione degli acquirenti italiani online è molto alta e si attesta su di un voto medio di 8,34 (in una scala da 1 a 10). Questo vuol dire sia che i prodotti acquistati online corrispondono alle attese, arrivando per tempo ed in perfetto stato, ma anche che la sicurezza dei pagamenti online è ritenuta affidabile. L'affidabilità della transazione è il fattore decisivo per la diffusione dell'e-commerce, l'elemento principale che permetterà il passaggio di  nuovi acquirenti dalla modalità d'acquisto tradizionale a quella elettronica. Anche in questo caso, i dati  indicano una inesorabile tendenza a salire in proporzione esponenziale. Basti pensare che gli acquisti online tra 2012 e 2013 sono aumentati del 165%, e si stima che entro il 2017 l'e-commerce verrà a costituire il 20% delle transazioni commerciali in Italia. Esiste infatti una quota pari attualmente al 9% che misura i cosiddetti hot prospects, ovvero le persone che non hanno ancora mai effettuato un acquisto online ma che si dichiarano propensi a farlo entro i prossimi 3 mesi.

In questo passaggio, viene a inserirsi una crescente fiducia nelle nuove forme di pagamento, come Paypal (36% delle transazioni online), carte prepagate (24,4%) e carte di credito (19,2%).

Bisogna infine sfatare un pregiudizio, secondo cui l'utilizzo di internet per lo meno in Italia riguarderebbe solo una fascia parziale della popolazione, in particolare quella giovanile, che di norma accede al web per motivi “sociali” ed al limite può permettersi acquisti solo modesti. In realtà i dati ci dicono che in Italia la fascia d'età più operativa sul web è quella che va dai 35 ai 54 anni, dunque per definizione la “popolazione attiva” (professionisti e lavoratori), e quindi quella più dinamica sul piano commerciale o con maggiore propensione ad utilizzare lo strumento elettronico per effettuare acquisti e transazioni. Le statistiche a riguardo misurano l'utilizzo giornaliero di internet e la fascia 35-54 pesa per il 48,1%, ovvero quasi la metà degli utenti. Segnono, la fascia 28-34 anni (18,9%) lasciando all'ultimo posto quella giovanile (18-24 anni, ovvero per definizione “gli universitari”) che rappresenta solo il 9,9% della popolo del web. Va precisato, che gli utenti dai 18 ai 24 ani sono anche coloro che navigano più intensamente, in tempo di tempo medio speso per la navigazione e per la visualizzazione delle pagine, ma in termini di numero vengono superati persino dalla fascia d'età che va dai 55 ai 74 anni (16,9%). E' questo forse il dato più sorprendente, che in termini commerciali riveste particolare importanza, poiché abbraccia la popolazione matura ed anche quella dei pensionati, dunque i più interessanti detentori di risparmio.

Questi numeri vanno intersecati con quelli relativi alle stime generali che riguardano il tempo giornaliero speso su internet, secondo cui gli italiani sono gli utenti che passano più ore sul web (in media, 4,7 ore al giorno da laptop o desktop, e 2,2 ore al giorno da mobile) superando di almeno 30 minuti i valori medi giornalieri relativi a paesi come Francia, Germania e Regno Unito.

In conclusione, si può affermare su basi assolutamente obiettive che al momento per le aziende italiane l'e-commerce rappresenta una risorsa fondamentale, e con ogni probabilità costituisce la strategia più efficace per combattere la crisi economica, poiché si tratta di un settore in controtendenza, caratterizzato da una crescita rapida ed esponenziale, capace di intercettare ed attrarre le fasce di consumatori più inclini alla spesa.

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